Scrivi una recensione di L' Enoteca bar a vino

L'enoteca è un chiaro esempio di non trasparenza dei prezzi. La qualità è più che buona, diciamolo subito. Aperitivo per due persone. Assaggi di panzanella, salumi tipici (2 fette di prosciutto, 1 fetta di ciauscolo, 1 fetta di salame con fegato), 1 cucchiaino di mozzarella di bufala (!), parmigiana di melanzane. Zuppa inglese, 1 porzione per due. Vino: sangiovese/montepulciano marchigiano di qualità meno che sufficiente. Fin qua tutto abbastanza bene. Chiediamo un secondo piatto solo di prosciutto locale (quindi 2+2 fette). Ci danno un altro bicchiere di vino a testa, senza chiedere se lo volessimo. Arriva il conto: piatto di salumi 10+10 euro (il secondo piatto non completo ce lo considerano come il primo, pur mancando il ciauscolo e il salame con fegato). I bicchieri di vino 3,50x4=14 euro quindi, il costo di una bottiglia di medio-basso livello. Totale in due: 54 euro. Ripeto: non discuto la qualità del cibo (non del vino), la bellezza del locale, la cordialità del personale. I piatti sono stati ben spiegati. Mi chiedo, però, perché a prodotti locali a Km. 0 corrisponda sempre un prezzo, per un aperitivo, così alto da scoraggiare il consumo. Ciò che contesto è la non chiarezza. Che differenza c'è tra aperitivo e antipasto? Se il personale di sala afferma che l'aperitivo è composto da porzioni più piccole di ciò che verrà fornito a cena perché il prezzo è così alto? Perché non incoraggiare una cultura del mangiare fuori che non deve essere per quantità ma per qualità con un occhio attento ai prezzi? Il mio giudizio è "scarso" non per la qualità ma per la non chiarezza, per l'aver considerato un piatto di salumi non completo come se lo fosse, per l'aver venduto 4 bicchieri di vino di scarsa qualità come una bottiglia di vino. Dimenticavo: il locale è Slow Food. Non commento.